Il signore degli
anelli - le due torri Streaming ita e
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Trama:
La
storia riprende dopo la fine della prima parte, La Compagnia dell'Anello.
Durante
la marcia verso Mordor, Frodo e Sam si accorgono di
essere seguiti e decidono di tendere una trappola al loro inseguitore. Una
notte lasciano che Gollum si avvicini loro alla ricerca
dell'Anello per poi catturarlo dopo una piccola battaglia strappandogli la
promessa di essere accompagnati a Mordor in cambio della libertà.
Ad Isengard Saruman crea
sempre più Uruk-hai per la guerra contro Rohan e stringe
nuove alleanze con gli uomini delle montagne per farli combattere al
suo fianco. Così i mostri creati dal potere malefico dello stregone cominciano
a razziare le terre del Mark attaccando i villaggi e uccidendone tutti gli
abitanti. In uno dei tanti scontri tra Rohan e le forze di
Saruman, Théodred, figlio del re Théoden, rimane ferito gravemente
per poi essere ritrovato dal cugino Éomer in fin di vita e condotto
a Edoras. Qui Éomer è cacciato da Rohan dopo uno scontro verbale
con Grima Vermilinguo in cui il nipote del re manifesta i suoi
sospetti verso di lui, infatti, in segreto, Grima lavora per Saruman e ritiene
pericolosa la vicinanza di Éomer al re (ormai assoggettato al potere dello
stregone bianco). La cacciata di Éomer lascia la sorella di
quest'ultimo, Éowyn, inerme e indifesa alle trame del viscido consigliere
dello zio.
Nel
frattempo il gruppo di Uruk-hai che hanno
rapito Merry e Tuc si unisce ad alcuni orchi provenienti da
Mordor che vorrebbero portarli da Sauron ma, invece, si vedono costretti
ad accompagnare verso Isengard i loro più forti simili. Giunti sul limitare
della foresta di Fangorn, gli orchi si fermano per una pausa e cominciano
a litigare sulla sorta degli hobbit (che alcuni vorrebbero divorare).
La lite degenera finché essi non vengono interrotti dai cavalieri comandati da
Éomer che li trucidano.
Aragorn, Legolas e Gimli, sulle
tracce degli Uruk-hai, incontrano Éomer e la sua banda per avere informazioni
sui rapitori degli hobbit. Questi ultimi riferiscono loro che gli orchi sono
stati completamente distrutti e che non c'erano sopravvissuti. A questo punto,
senza nessuna speranza, i tre si recano sul luogo dello scontro e, grazie alle
abilità di Aragorn, capiscono che gli hobbit, nella confusione generale, si
sono salvati rifugiandosi nella foresta di Fangorn.
Entrandovi
aspettandosi di trovare gli hobbit, i tre invece incontrano
improvvisamente Gandalf il Bianco, che credevano ormai scomparso dopo lo
scontro con il Balrog avvenuto sul ponte di Khazad-dûm: lo stregone
si presenta nelle vesti di capo degli stregoni a seguito sia del tradimento di
Saruman sia della sconfitta del Balrog. Con questo incontro lo scopo dei tre
guerrieri cambia radicalmente: Gandalf, infatti, suggerisce ai tre di evitare
di seguire le tracce dei due hobbit, poiché sa che sono riusciti a mettersi in
salvo, e riporta la loro attenzione su un problema più grande: la guerra che
sta per colpire Rohan. I quattro devono raggiungere il re di Rohan e
risvegliarlo dall'incantesimo di Saruman, che l’ha intorpidito nel corpo e nella
mente e reso incapace di agire, per poterlo convincere a organizzare una difesa
contro l'esercito di ferocissimi Uruk-hai che si avvicina sempre più a Rohan
per distruggerlo.
Gollum,
Frodo e Sam, dopo aver marciato verso il Nero Cancello di Mordor e
non essere riusciti a entrare, decidono di prendere un'altra via, nota solo a
Gollum, e così riprendono il loro viaggio. Durante una sosta s’imbattono in uno
degli eserciti di Sauron. Non facendosi notare, osservano il loro passaggio
scorgendo un animale a loro sconosciuto: l'Olifante. Mentre ammirano questo
enorme animale, non si accorgono della presenza degli uomini
di Gondor capitanati dal giovane Faramir, che attaccano e
massacrano l'esercito nemico per poi catturare Frodo e Sam, ritenendoli delle
spie. Dopo la cattura sono condotti in un rifugio all'interno di una cascata
(la cosiddetta "Finestra che si affaccia a Occidente") usato come base
per i movimenti delle truppe di Gondor. Frodo rivela a Faramir di essere
partito da Gran Burrone con altri sette compagni, tra
cui Boromir. Faramir allora rivela ai due hobbit di essere il fratello di
Boromir, e di come inizialmente avrebbe dovuto partire lui per Gran Burrone,
ma, a causa del padre Denethor, Boromir fu scelto per partecipare
al Consiglio di Elrond. Infine informa Frodo e Sam della morte di Boromir,
lasciando sconvolti i due hobbit.
Risvegliato
re Théoden dall'incantesimo, i compagni riescono a convincerlo a muovere guerra
contro gli orchi e il re decide di rifugiarsi al Fosso di Helm per
affrontare i nemici, così tutti gli abitanti e i cavalieri di Rohan abbandonano
la città per recarsi alla fortezza costruita sopra il fosso. Gandalf, invece,
lascia i profughi dirigendosi a nord a cercare rinforzi.
Durante
l'esodo, Vermilinguo, cacciato dal re, torna da Saruman e lo informa di questi
progetti, e così il malvagio stregone decide di mandare una squadra
di mannari selvaggi per attaccarli. Nello scontro sono vittoriosi gli
uomini di Rohan, ma Aragorn cade in burrone, trascinatovi da un mannaro.
Dopo la
battaglia, i sopravvissuti raggiungono il Fosso di Helm, dove cominciano a
barricarsi per l'imminente scontro con le forze di Saruman, e con stupore di
tutti ritorna anche Aragorn, salvatosi dal dirupo e recante notizie riguardanti
le forze del nemico. Alle forze impegnate nella difesa disperata si unisce
anche uno squadrone di elfi (guidati da Haldir) inviati
da Elrond, Celeborn e Galadriel per onorare l'antica
alleanza tra elfi e uomini. Nel frattempo Saruman scopre il punto debole
del Fosso di Helm: una grata di drenaggio dell'acqua, per niente protetta, e
decide di iniziare da lì il suo attacco alla fortezza.
Gollum,
sfuggito alla cattura dei Gondoriani, è sorpreso da Faramir mentre s’immerge
nello stagno proibito vicino al loro rifugio in cerca di pesci. A questo punto
è fatto chiamare Frodo per decidere della sua vita, e l’hobbit sceglie di
aiutare i soldati di Gondor a catturarlo. Durante l'interrogatorio Gollum svela
il segreto dell'Anello e Faramir decide di tenerlo per sé e donarlo a suo
padre, sovrintendente di Gondor, soprattutto per dimostrare il suo valore di
fronte al genitore.
Le
truppe di Saruman arrivano davanti al Fosso per l'imminente scontro che vede
gli Uruk-hai contro l'alleanza di uomini ed elfi. La battaglia inizia, sotto la
tempesta, dopo una freccia scoccata per sbaglio da un arciere di Rohan che
uccide uno dei nemici. All'inizio lo scontro sembra svolgersi a favore dei
difensori, ma la scoperta del punto debole della fortezza rende il tutto più
difficile: Saruman ha infatti creato una polvere da sparo molto potente,
creando delle "bombe" utilizzate per aprire una breccia nelle mura,
nella quale si riversano immediatamente ondate di Uruk-hai che riescono ad
aprirsi un varco e conquistare parte del Fosso. I difensori si rifugiano
all'interno della torre della fortezza in un ultimo disperato tentativo di difesa.
Lì è deciso l'ultimo attacco dei difensori, cioè una carica a cavallo in mezzo
agli Uruk-hai in nome di Rohan e della sua gente. Dopo quest'ultimo atto
eroico, i difensori trovano la vittoria grazie all'improvviso arrivo di Gandalf
e della compagnia di Éomer che lo stregone era andato a cercare.
Dopo
aver cercato invano di convincere gli Ent a entrare in guerra contro
Sauron e Saruman durante l'Entaconsulta, Pipino chiede a Barbalbero di
accompagnarli non a nord ma a Isengard, dove riprenderanno la strada per
la Contea, con uno stratagemma: "Più ci avviciniamo al pericolo, meno
rischiamo di essere notati" come afferma Pipino. Dirigendosi verso
Isengard, Barbalbero si accorge dello scempio compiuto da Saruman ai danni
della foresta, e decide di richiamare tutti gli Ent per muovergli guerra.
Saruman, ormai sicuro di avere la vittoria in pugno, è colpito alla sprovvista
da un nuovo potente nemico che aveva sottovalutato e da cui è immediatamente
sopraffatto.
Nel
frattempo, Sauron attacca Osgiliath, ultima roccaforte dei Gondoriani
prima di Minas Tirith, difesa da Faramir e dalla sua armata. Durante la
battaglia, il capitano di Gondor decide di lasciar liberi Frodo, Sam e Gollum
dedicandosi alla difesa della città nonostante la loro netta minoranza ma
avverte il Portatore dell'Anello di stare in guardia.
Il
quadro finale su cui si apre la terza parte della trilogia (Il ritorno del Re)
e questo: con l'esito della Battaglia del Fosso di Helm Saruman è
sconfitto, ma Sauron sta comunque estendendo il suo potere invadendo Gondor e
Gollum trama subdolamente alle spalle di Frodo e Sam per impadronirsi
dell'Anello.
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