Il malvagio
mago Gargamella per farsi aiutare nel suo intento di ottenere la
magica essenza dei Puffi, crea Pestifera e Frullo una coppia di creature che
chiama Monelli. Dopo aver scoperto che solo un vero Puffo può fornirgli ciò che
gli serve e che solo Puffetta conosce una formula per trasformare i
Monelli in veri Puffi, il mago rapisce Puffetta e la porta a Parigi, dove
è considerato il più potente mago del mondo. Per salvare la loro compagna
il Grande Puffo, Brontolone, Vanitoso e Tontolone tornano nell'altro mondo
e per farsi aiutare si riuniscono a Patrick e Grace Winslow.
La
dottoressa Ryan Stone è un'esperta ingegnere biomedico che affronta
per la prima volta una missione nello spazio. Assieme a lei sulloSpace
Shuttle l'astronauta Matt Kowalsky, il comandante, destinato ad andare in
pensione al rientro da questa che sarà la sua ultima missione. Durante una
passeggiata all'esterno dello Shuttle per lavori di manutenzione
sul telescopio Hubble, vengono colpiti da un'onda di detriti di un
satellite russo esploso nello spazio. I detriti distruggono la navetta spaziale
e uccidono gli altri membri dell'equipaggio, lasciando i due da soli alla
deriva nello spazio, senza comunicazioni con la base di Houston dato che anche
i satelliti che garantivano i ponti radio sono stati danneggiati.
Il
comandante Kowalsky è l'unico a disporre di uno zaino jet e riesce a
trainare con sé la dottoressa Stone agganciandola con un cavo. Distrutto lo
Shuttle, e in attesa del secondo passaggio della micidiale onda di detriti, la
loro unica speranza è raggiungere la Stazione Spaziale
Internazionale (ISS), distante pochi chilometri dal punto in cui stavano
operando in orbita. Con il propellente esaurito i due superstiti riescono a
raggiungere la stazione, tuttavia il comandante è costretto a sacrificarsi per
salvare la donna, lasciandosi andare alla deriva nello spazio.
Affranta,
la dottoressa Ryan Stone, che nel frattempo aveva esaurito la propria riserva
di ossigeno, riesce a penetrare nella stazione internazionale, danneggiata,
disabitata e piena di oggetti in caduta libera. Entrata nel modulo di
salvataggio russo Sojuz, cerca di sganciarsi dalla stazione attivando i
razzi ma il paracadute, apertosi a causa dell'impatto dei detriti, si è
impigliato nella stazione e le impedisce di staccarsi. Solo tornando
all'esterno potrà sganciare il paracadute. Tuttavia una nuova pioggia di
detriti ad altissima velocità la coglie all'esterno e solo a fatica riesce a
rientrare nella Sojuz mentre
la Stazione Spaziale Internazionale viene completamente distrutta.
Con la
navetta russa pesantemente danneggiata, peraltro senza paracadute, non può
rientrare sulla Terra, pertanto come ultima speranza deve dirigersi verso la
stazione cinese Tiangong 1 in orbita. Ma il motore principale
della Sojuz non si attiva e la
donna è ormai disperata e pronta a lasciarsi morire chiudendo l'erogazione di
ossigeno nella capsula. Appare però Kowalsky, in realtà una allucinazione,
che la scuote dalla sua disperazione e le suggerisce di usare i razzi di
atterraggio del modulo della navetta russa per imprimere il movimento
sufficiente ad avvicinarsi alla stazione cinese. Quest'ultima viene così
raggiunta ma sta vistosamente perdendo quota.
A bordo
della navetta di salvataggio cinese Shenzhou, staccatasi dalla stazione
cinese poco prima della sua distruzione, la dottoressa Stone riuscirà ad
affrontare la rovente discesa nell'atmosfera terrestre e infine ammarare in un
lago in una landa deserta dove però sono già in arrivo i soccorsi,
preannunciati via radio durante la discesa.
L'agente della DEA
Bobby Trench e l'ufficiale dell'Intelligence della Marina, Marcus Stigman,
entrambi sotto copertura, si fingono membri di un sindacato di
narcotrafficanti. Nessuno dei due però conosce la vera identità dell'altro. Il
sospetto è alla base del loro rapporto, ma quando il tentativo di infiltrarsi
in un traffico di droga messicano fallirà, non avranno altra scelta che fidarsi
l'uno dell'altro.
La Lega Anti Cattivi (L.A.V., nel
film A.V.L.), un'organizzazione che si occupa di crimini mondiali e dello
sventare dei piano dei supercattivi, sta indagando sulla misteriosa scomparsa
di un laboratorio Top Secret nel Circolo Polare Artico. Nel laboratorio si
sperimentava il siero"PX41", un potente
liquido viola capace di trasformare ogni essere vivente in un'arrestabile
bestia viola, di cui sono state rinvenute delle tracce al centro commerciale.
Per trovare il colpevole, la A.V.L. manda Lucy Wilde (una spia alle prime armi) a catturare Gru perché, essendo un ex cattivo, potrebbe aiutare
nelle indagini. Arrivato al quartier generale dell'organizzazione spionistica e
dopo aver parlato con il presidente di essa, Gru decide di rifiutare e torna
così a casa sua. Sceso nel suo laboratorio sotterraneo, dove ora produce
marmellate, Gru incontra il Dr. Nefario che
si licenzia perché gli manca fare il cattivo. Quella stessa sera, pensando di
non essere più così "mitico", Gru accetta l'offerta della A.V.L. ed
il giorno dopo è già in servizio al centro commerciale con Lucy Wilde. Lì, i
due fingono di avere un negozio di muffin ed indagano sugli altri proprietari
di negozi; tra i tanti, Gru rimane stupito nel vedere Eduardo (il proprietario
di un negozio messicano), che secondo lui è in realtà El Macho, un leggendario criminale morto gettandosi in un
vulcano con addosso degli esplosivi. Nottetempo, le due spie entrano
furtivamente nel negozio del sospettato ma non trovano alcuna traccia,
escludendo così l'ipotesi di Gru. Nel frattempo, all'insaputa di Gru, sempre
più Minion stanno misteriosamente sparendo, fino a che non
ne rimangono soltanto tre, Dave, Stuart e Tim. Gli
esseri gialli ricompaiono in un isolotto dove si divertono molto, fino a quando
non vengono usati come cavie per il siero PX41, rubato dal criminale
misterioso. Cercando in un altro negozio, Gru trova delle tracce del siero e,
dopo aver avvisato la Lega, viene congedato dalla missione perché essa sembra
risolta. A quel punto viene a sapere che Lucy, per cui Gru prova qualcosa,
verrà mandata in Australia per un'altra missione. Quella stessa sera, Gru va al
party a casa di Eduardo perché Margo ed Antonio, figlio del sospetto El Macho,
si frequentano; nonostante la tristezza dovuta alla partenza di Lucy, Gru
indaga anche al party e trova il laboratorio segreto di El Macho, che,
intenzionato a ricevere la collaborazione del padrone dei Minion, gli spiega il
suo piano. Esso consiste nello spedire i Minion Viola (le versioni viola e senza controllo dei Minion) in varie parti
del mondo, conquistandolo. Li, prima di rifiutare ed andarsene, Gru incontra
anche il Dr. Nefario al servizio di El Macho; lo stesso dottore avvisa il suo
ex capo del rapimento di Lucy (che aveva deciso di tornare indietro) da parte
di El Macho, che aveva scoperto il complotto di Gru e della Lega. Tornato a
casa, il Dr. Nefario svela alle ragazze che ha ultimato l'Antidoto PX41 e, dopo averlo mescolato alla grandissima
quantità di marmellate presenti in casa, parte per aiutare Gru, Dave e Stuart a
salvare Lucy. Sparando direttamente la marmellata nelle bocche dei Minion
Viola, la squadra sventa il piano di El Macho e salva Lucy. Tempo dopo, Gru
sposa Lucy, e quest'ultima diventa la nuova mamma di Margo,Edith e di Agnes
Nel
2154, l'umanità è divisa in due classi: pochi eletti, ricchi, che vivono su una
stazione spaziale orbitante intorno alla terra, lussuosa, avveniristica ed
ecologica, chiamata Elysium, ed i
poveri, che vivono sul pianeta Terra, ormai sovrappopolato e poco abitabile. Il
governo del pianeta stabilisce nuove leggi contro l'immigrazione, per
preservare il lusso ed il benessere per i pochi ricchi, per tentare di fermare
le persone che, dalla terra, continuamente tentano di arrivare su Elysium. Il
protagonista è Max Da Costa, un giovane operaio che lavora per la principale
ditta produttrice di droidi del pianeta, droidi poi usati a scopo militare,
come corpo di polizia automatizzato o come corpo di vigilanza dell'ambitissima
Elysium. Max è cresciuto in un orfanotrofio gestito da alcune suore, una delle
quali gli regala un giorno un medaglione contenente una foto satellitare della
Terra affinchè egli possa vedere "come siamo belli noi da lassù".
Nell'orfanotrofio Max conosce anche la bella Frey Santiago, della quale si
innamorerà fin dall'inizio e alla quale prometterà un giorno di portarla su
Elysium. Un giorno, a causa di un incidente in fabbrica, Max rimane esposto ad
una enorme dose di radiazioni gamma, che, secondo i medici, lo uccideranno in
cinque giorni. Deciso a raggiungere Elysium per accedere agli eccezionali
macchinari medici di Elysium, a forma di capsula, (in grado di curare qualunque
malattia o danno fisico, a condizione che il cervello del paziente sia
intatto), Max accetta una pericolosissima missione su incarico di
"Spider", capo di una banda che invia clandestinamente, a pagamento,
i 'terrestri' su Elisyum, che ingaggia Max e il suo migliore amico Julio al
fine di rapire il noto dirigente della fabbrica di droidi in cui lavorava Max,
John Carlyle, e, chiedere in cambio l'accesso a Elysium. Carlyle si era
accordato con Jessica Delacourt, ministro di Elysium, allo scopo di riscrivere
i dati del sistema di Elysium, e realizzare così un colpo di stato per deporre
il troppo tollerante presidente di Elysium e porre a capo di Elysium la perfida
Delacourt. Carlyle pertanto adesso custodisce nella propria mente i file dei
dati necessari alla totale riscrittura del sistema che decreta chi deve
governare Elysium e chi può accedervi, con i quali Carlyle avrebbe messo al
potere Jessica Delacourt, capo del ministero della difesa di Elysium.
Inizialmente Spider non è a conoscenza di ciò, e mira solo ad ottenere i dati
di routine del miliardario per impossessarsi dei suoi capitali, in cambio di
due biglietti per Elysium per Max e Julio. Max viene così armato ed
equipaggiato con un potente esoscheletro meccanico collegato al suo sistema
nervoso, in grado di renderlo più forte fisicamente di un droide. La missione
sembra riuscire, Max e i suoi uomini riescono a intercettare Carlyle e a
trasferire al cervello di Max i dati di Carlyle, ma l'improvviso attacco del
soldato potenziato Kruger, al servizio della Delacourt, cambia le cose. Con i
suoi uomini, Kruger uccide Julio e gli altri uomini di Max, reduci da uno
scontro con i droidi di Carlyle — che rimane ucciso nello scontro —
ma Max riesce a scappare con i dati e a rifugiarsi a casa della vecchia amica
Frey. Lì Max scopre che Mathilda, la figlia di Frey, è vittima di una leucemia
in fase terminale, ma ormai Max, demoralizzato dalla piega degli eventi, non si
sente in grado di poterle portare in salvo su Elysium. Le cose cambiano quando
Spider scopre la verità sui dati estratti a Carlyle. Max decide di tentare il
tutto per tutto raggiungendo la città volante per provare a ricattarne i
signori, offrendogli i dati in cambio della salvezza di Frey e Mathilda, anche
se Spider non si rivela d'accordo. Per farlo, Max si reca di sua spontanea
volontà da Kruger (che intanto ha rapito Frey e Mathilda per usarle come esca),
e, salito a bordo della navicella di Kruger, lo ricatta dicendo che, se non lo
porta su Elysium, farà esplodere se stesso e, di conseguenza, i dati nella sua
testa con una granata. Kruger acconsente.
Appena
giunti nei cieli di Elysium, Max avvia una lotta con Kruger ed i suoi due
scagnozzi. Nella lotta, la granata di Max si attiva, uccidendo apparentemente
Kruger distruggendogli il volto e facendo schiantare il velivolo. In seguito
alla rovinosa caduta della navicella sul terreno di Elysium, Frey esce dal
rottame e porta Mathilda, ormai in coma, nella più vicina abitazione alla
ricerca di una capsula medica, ma la macchina non si attiva perché riconosce
che Mathilda non è registrata come cittadina di Elysium. Madre e figlia vengono
catturate da un uomo di Kruger e rinchiuse nell'armeria, mentre Max viene
stordito dal secondo uomo del super-soldato e condotto in un laboratorio dove
hanno intenzione di estrarre i dati dalla mente, anche se a costo della vita.
Kruger viene rigenerato dai suoi uomini con una macchina, e si ribella alla
Delacourt, la uccide e semina il panico della struttura, per poi armarsi con un
esoscheletro uguale a quello di Max per affrontarlo alla pari, al fine di
impossessarsi dei dati lui stesso e diventare egli stesso, anziché la
Delacourt, il signore di Elysium. Dalla Terra, Spider parte alla volta di
Elysium in soccorso dell'amico, ormai deciso a prendere parte al piano del
fuorilegge. Max riesce a liberarsi e a fuggire dal laboratorio dove gli uomini
di Kruger lo vogliono sottoporre alla estrazione dei dati, e corre a liberare
Frey e la figlia, per poi uccidere a forza di percosse uno degli scagnozzi di
Kruger e fucilare l'altro. Max raggiunge, assieme ad un appena sbarcato Spider,
il ponte che conduce al computer centrale di Elysium, mentre Frey e Mathilda
vengono condotte ad una nuova capsula. Sul ponte, Max ha un ultimo scontro con
Kruger. Inizialmente in seria difficoltà, Max riesce a riprendersi e a
scollegare dal corpo del super-soldato il suo esoscheletro. In un ultimo atto
di follia, Kruger si aggancia con un cavo all'esoscheletro di Max, per poi
attivare una granata, nel desiderio di far morire con sé il suo nemico. Ma Max
riesce a staccarsi dal cavo ed a scagliare giù dal ponte il super-soldato, che
esplode a metà della caduta a causa della granata, venendo distrutto
definitivamente. Morto il folle Kruger, Max collega assieme a Spider la propria
mente al computer, consapevole che lo scaricamento dei dati lo ucciderà. Dopo
un ultimo addio a Frey, Max muore ricordando le parole della suora che lo aveva
sempre accudito, e che gli aveva predetto che lui era uno speciale e che nella
vita avrebbe realizzato grandi cose. Max infatti è consapevole di aver salvato
l'umanità compiendo il proprio destino. Col sacrificio di Max, è Spider a
diventare il nuovo reggente di Elysium, rendendo tutti suoi cittadini
(permettendo così a Mathilda di guarire dalla sua malattia), inviando capsule
mediche in tutto il mondo e consentendo alla Terra di usare le innovative
tecnologie di Elysium. L'umanità si avvia così verso un nuovo, prospero futuro,
reso possibile dal nobile gesto di Max Da Costa.
L'ex agente speciale
CIA Frank Moses riunisce la sua improbabile squadra di agenti segreti in una
ricerca a livello globale per rintracciare un congegno nucleare portatile
scomparso. Per riuscire, dovranno sopravvivere ad un esercito di implacabili
assassini, spietati terroristi e incontrollati ufficiali governativi,
desiderosi di accaparrarsi quest'arma di ultima generazione. La missione
porterà Frank e la sua eterogenea squadra a Parigi, Londra e Mosca. Senza armi
e senza equipaggiamento, possono contare solo sulla loro astuzia, il loro
spirito, la loro esperienza e la fiducia in loro stessi mentre cercano di
salvare il mondo – provando a rimanere vivi.
La storia ha inizio
dopo gli eventi del primo fumetto. Dave vive la sua doppia vita, passando le
giornate andando a scuola e vedendosela con i vari teppisti del quartiere;
Mindy sta con Marcus; in città iniziano ad esserci nuovi supereroi come il
gruppo dei Justice Forever, che accoglie Dave. Tra loro Dave incontra Marty,
diventato Battle Guy. Intanto Red Mist si trova nell'est Europa a raccogliere
super-criminali. Dave e Marty, ritenendolo giusto, fanno unire Todd al gruppo
di supereroi e si farà chiamare Ass-Kicker. Tornato a casa Dave trova il padre
che lo aspetta col costume di Kick-Ass in mano e dopo un'accesa discussione
decide di andarsene di casa. Red Mist torna dal suo viaggio, uccide il
fondatore di Justice Forever, si fa ribattezzare "The Mother Fucker"
e inizia ad attuare la sua vendetta contro Dave e Mindy, colpevoli
dell'assassinio di suo padre. Inizia con la presunta ragazza di Dave, Katie, e
col suo gruppo di criminali fa una strage nel quartiere della ragazza,
mandandola all'ospedale. Dopo questo evento la polizia di New York ritiene
illegale portare un costume da supereroe e Dave scopre che il padre ha
dichiarato di essere Kick-Ass ed è andato in prigione al suo posto; Mother
Fucker riesce a sfruttare la situazione a suo vantaggio e fa uccidere il padre
di Dave. Al funerale alcuni criminali rapiscono Dave e lo caricano su un
furgone per ordine di Mother Fucker che lo vuole torturare, ma per sua fortuna
Mindy lo salva e una voltaarrivati nella base dei criminali riescono a carpire
i piani di Chris Genovese: vuole fare il più grande numero di vittime civili
dall'11 settembre la sera stessa a Times Square. Iniziato l'attacco a Times
Square Mother Fucker si ritrova davanti Kick-Ass e Hit-Girl con dietro tutti i
supereroi di New York. Inizia cosi il combattimento tra Kick-Ass e Mother
Fucker, nel frattempo Hit-Girl sconfigge (dopo un duro scontro) Madre Russia
tagliandole la testa. Intanto Kick-Ass insegue Mother Fucker fino al tetto di
un edificio e lo sconfigge facendolo cadere di sotto. Mother Fucker muore
battendo la testa per via della caduta. Al termine dello scontro arrivano le
auto della polizia a Time Square e arrestano tutti i supereroi e i
super-criminali tranne Kick-Ass, Ass-Kicker e Battle Guy, che sono riusciti a
scappare grazie a Mindy, la quale invece viene arrestata al loro posto e
portata in un carcere minorile.
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TRAMA:
Michael
Wazowski detto Mike è un piccolo mostro verde con un solo occhio e frequenta la
scuola elementare. Egli viene deriso da tutti perché non è capace di
spaventare. Tuttavia, lui vuole diventare proprio uno spaventatore
professionista e ha modo di vedere il lavoro di uno spaventatore durante la
gita scolastica alla Monsters & Co., la centrale elettrica cittadina che
ricava l'energia tramite le urla dei bambini spaventati. I mostri spaventatori
passano attraverso porte speciali che li conducono al mondo degli umani. Al
loro arrivo, uno di questi confida ai piccoli mostri in visita di aver imparato
l'arte dello spavento alla Monsters University (MU), la miglior scuola di
spavento della città. Mike, incuriosito dalle parole dello spaventatore, riesce
ad osservarlo da vicino dopo essere entrato nella porta da questi utilizzata e
rimane folgorato dalla bellezza del suo lavoro.
Mike,
raggiunti i diciotto anni, decide così di iscriversi alla Facoltà di Spavento
della Monsters University. Qui conosce Randall Boggs, suo compagno di stanza, e
alla prima lezione di spavento, James P. Sullivan detto Sulley, figlio del
rinomato spaventatore Bill Sullivan, e il rettore della MU, Prof.ssa Abigail
Tritamarmo, detentrice del record di spavento. Quest'ultima informa gli
studenti che, al termine del semestre, verrà effettuato un esame per verificare
il livello di spavento raggiunto dalle matricole; chi non lo supera, non
proseguirà il corso.
Mike,
nonostante tutti lo considerino non adatto a frequentare il corso di spavento,
è fortemente convinto di superare l'esame con la disciplina e si mette subito a
studiare, rinunciando anche all'invito di Randall ad andare alla festa delle
confraternite della MU. Tuttavia, egli ci finisce accidentalmente a causa
dell'irruzione nella sua stanza di Sulley, nel tentativo di recuperare Archie,
un porcellino da lui rubato e successivamente scappato, mascotte della ROR, la
confraternita composta dai migliori studenti spaventatori. Dopo una serie di
peripezie, è Mike a prendere Archie, ma Sulley si prende ingiustamente tutti i
meriti; quest'ultimo, invece di ringraziare Mike, lo denigra pubblicamente
davanti a tutti dicendogli che non è abile a spaventare al contrario di lui,
per via della sua discendenza paterna. Da quel momento, i due si mettono in
competizione, ma è Mike, grazie allo studio, ad essere più preparato nell'arte
dello spavento dell'indisciplinato Sulley, nonostante quest'ultimo abbia maggiori
capacità di spavento rispetto a Mike.
Nel
giorno dell'esame, i due, a seguito di un battibecco, finiscono per distruggere
il contenitore di energia commemorativo del record di Tritamarmo presente in
aula. A quel punto, il rettore decide di non far proseguire il corso né a Mike
né a Sulley. Al primo perché non sa spaventare, nonostante abbia una notevole
preparazione di base sullo spavento; al secondo per mancanza di disciplina,
nonostante egli possieda il talento dello spavento. Il fatto delude fortemente
i componeneti della ROR, i quali avevano intenzione di far entrare Sulley nella
loro confraternita.
Mike non
ha alcuna intenzione di perdere il corso di spavento, e per dimostrare a
Tritamarmo di essere abile in questa materia, partecipa, tra lo scetticismo
generale, alle Spaventiadi, una serie di gare di spavento, insieme alla
confraternita Oozma Kappa (OK) di cui è membro (far parte di una confraternita
composta da almeno sei membri è il requisito necessario per la partecipazione).
Con Tritamarmo, Mike strappa una scommessa: se egli vince, verrà ammesso al
corso di spavento insieme agli altri membri della sua confraternita, altrimenti
dovrà lasciare la MU. Nell'OK manca un membro per permettere la sua iscrizione,
poiché Terry e Terri, sebbene in due, vengono considerati uno solo perché hanno
un solo corpo. Dopo che Mike ha ricevuto il rifiuto di diventare il sesto
componente della confraternità da parte di Randall, iscrittosi alla
competizione con la ROR, è Sulley ad entrare nell'OK, così da poter avere la
possibilità di venire ammesso al corso di spavento.
Le
premesse non sono delle migliori. A parte Sulley, Mike e gli altri membri
dell'OK (Don Carlton, Terri e Terry Perry, Art, Scott "Squishy"
Squibbles) non sono capaci di spaventare. Inoltre, Mike e Sulley, per via dei
loro attriti, non giocano di squadra. Questo penalizza i membri dell'OK nella
prima prova delle Spaventiadi. La confraternita di Mike e Sulley arriva ultima,
ma viene clamorosamente ripescata a causa della squalifica, per comportamento
scorretto, di una delle confraternite in gara. Nella seconda prova, è
l'indisciplina di Sulley a compromettere il proseguo nella competizione della
confraternita; tuttavia, l'OK riesce a cavarsela e si qualifica per la fase
successiva.
Da quel
momento, i componenti dell'OK sembrano essere maggiormente considerati e
vengono invitati ad una festa. In realtà vengono derisi e umiliati, con tanto
di articolo in prima pagina nel giornale universitario. Questo sembra
comportare lo scioglimento della confraternita, ma Mike non si perde d'animo e
porta i suoi amici presso la Monsters & Co.. Qui, Mike fa loro osservare
l'operato di uno spaventatore professionista, facendo notare che ognuno di
questi utilizza le sue abilità migliori per spaventare. Dicendo ai suoi amici
di fare altrettanto, Mike infonde maggiore fiducia in loro stessi, facendo così
ricompattare la confraternita. Anche Sulley si avvicina a Mike, dopo aver
scoperto di avere in comune la passione per le figurine di spaventatori.
Da quel
momento, l'OK, attraverso duri allenamenti e seguendo alla lettera i consigli
di Mike, scaturiti dalle sue eccellenti conoscenze nell'arte dello spavento,
diventa una squadra competitiva e supera brillantemente, tra lo stupore
generale, tutte le prove. Sulley, però, si fa convincere dal rettore Tritamarmo
che Mike, pur impegnandosi, non sarà mai in grado di spaventare, per via del
suo aspetto poco terrificante. La notte prima dell'ultima prova delle
Spaventiadi, Sulley decide di insegnare qualche espressione di spavento a Mike,
trasmettendo al piccolo mostro verde ancora più fiducia di quella che già
aveva; difatti, gli sforzi dell'OK sono stati premiati con la vittoria:
decisivo è stato Mike, con uno spavento che ha toccato l'energia massima. In
realtà, il congegno del simulatore utilizzato per la prova di spavento è stato
manomesso da Sulley nel momento in cui sarebbe toccato a Mike, in maniera tale
che il dispositivo raggiungesse la massima energia anche con il minimo rumore.
Mike se n'è accorto e rimane deluso dal comportamento di Sulley, così come gli
altri componenti dell'OK.
Mike,
non ancora convinto dell'idea di non saper spaventare, entra nel laboratorio
della MU e utilizza un prototipo di porta speciale per tentare uno spavento nel
mondo umano, infrangendo il regolamento universitario. Una volta varcata la
porta, Mike si ritrova in un orfanotrofio e scopre, con suo grande dispiacere,
di non incutere paura ai bambini, bensì procura l'effetto opposto. Sulley,
sentendosi in colpa per la bravata di Mike, oltrepassa la porta per riportare
il suo amico alla MU; nel mondo umano, i due si chiariscono e ritornano alla
porta, ma aprendola non trovano il laboratorio, bensì solo l'interno di un
armadio, poiché il rettore decide di spegnere la porta fino all'arrivo delle
autorità. I due si ritrovano nel mondo umano, senza apparente via di scampo,
accerchiati da poliziotti che stavano dando la caccia a Sulley.
Sulley,
impaurito, vuole svignarsela, ma Mike ha la brillante idea di far tentare al
suo amico uno spavento, letto in un libro, in grado di incutere paura agli
adulti il quale, se ben applicato, produrrebbe uno spavento sufficiente a
riattivare la porta di passaggio tra i due mondi. Sulley, grazie a Mike, ci
riesce e non solo attiva la porta facendo ritornare lui e il suo amico nel
mondo dei mostri, ma addirittura fa esplodere tutti i contenitori di energia
presenti nel laboratorio. Tritamarmo rimane stupefatta da quello che è
successo, ma è costretta, su pressione delle autorità, ad espellere i due
mostri.
Prima di
andarsene, Mike e Sulley salutano i loro amici dell'OK e scoprono che
Tritamarmo li ha ammessi al corso di spavento. Salutato anche Sulley, Mike
lascia l'università, conscio di non saper spaventare, ma Sulley lo ferma e gli
spiega che senza il suo aiuto non sarebbe mai diventato un abile spaventatore e
non potrebbe mai rimanere tale se dovessero separarsi. La stessa Tritamarmo,
accorsa per congratularsi di ciò che avevano fatto nel laboratorio
universitario, fa notare che, unendo le loro abilità, potrebbero fare molta
strada insieme. A quel punto, i due iniziano a lavorare insieme nel reparto
corrispondenze della Monsters & Co., e non si separeranno più.
Effettivamente, come fanno intuire i titoli di coda, essi intraprendono insieme
varie attività, quali la costituzione di una squadra di pulizie, l'apertura di
una caffetteria, l'attività di servizio di minestre, fino a raggiungere il loro
sogno: rappresentare uno dei team di spaventatori della Monsters & Co., in
cui Sulley è lo spaventatore e Mike il suo assistente.
Turbo è
una lumaca che sogna di diventare il più grande pilota del mondo
proprio come il suo eroe Guy Gagne, il cinque volte campione della 500 Miglia
di Indianapolis. L'ossessione per la velocità di Turbo rende la lumaca bizzarra
agli occhi della comunità delle lumache, lenta e prudente, e ciò crea un
imbarazzo costante a suo fratello Chet. Un giorno Turbo, dopo uno strano
incidente, ottiene il potere di correre velocissimo e decide quindi di
intraprendere un lungo viaggio per realizzare l'impossibile: correre con i
campioni dell'IndyCar.
Beca è una ragazza
piuttosto alternativa che inizia il suo anno di matricola alla Bardem
University con un’idea ben precisa: abbandonare dopo il primo anno e
trasferirsi a Los Angeles per diventare un DJ di successo, il suo
sogno. Lì incontra Jesse, anche lui appassionato di musica e i due iniziano a
lavorare insieme alla radio dell'università. Spinta dal padre, professore di
letterature comparate all'università, cerca di partecipare alle attività del
campus per farsi delle amiche. Un giorno nello spogliatoio Beca canta sotto la
doccia e Chloe la sente. Lei cerca di farle fare il provino per il suo gruppo a
cappella, riuscendoci. Beca viene presa nel gruppo delle Bella's Bardem
capitanato dalla ferrea Aubrey, mentre Jesse viene preso dall'altro gruppo
maschile a cappella del college, i Ritmonelli. L’affiatamento con le altre
ragazze, ognuna con il suo carattere e i suoi problemi, all’inizio stenta a
decollare. Pian piano però le cantanti cominciano a conoscersi e soprattutto a
trovare l’intesa musicale, ecco che il gruppo spicca il volo verso la grande
musica. L’obiettivo è il Lincoln Center di New York, dove ogni anno si tiene il
campionato nazionale di cori tra college. Beca dimostrerà il proprio valore di
musicista anche all’interno di un gruppo non solo come dj, dopo varie
incomprensioni, il rapporto con Jesse avrà un lieto fine
Alex Wright,
studente di cinematografia appassionato di horror in particolare del primo
film, cerca di scoprire cosa si nascondeva dietro gli orrori mostrati sul
grande schermo. Alex viene contattato online da un misterioso blogger che si fa
chiamare Death Awaits 666, che gli invia il link di uno strano video clip in
cui appare Sean Rogerson (il protagonista di ESP - Fenomeni paranormali)
ancora vivo e intrappolato dentro un palazzo. Alex fa una ricerca sulla vita
reale di Sean Rogerson e scopre che esistono pochissime informazioni su di lui,
ma anche sul resto del cast e della troupe. Quando lo studente riesce
finalmente a rintracciare il produttore Jerry Hartfeld, costui gli rivela che
gli eventi del film in questione sono, in effetti, reali e che l'istituto
d'igiene mentale del film si trova a poche ore di macchina dal suo campus.
Determinato a scoprire la verità, lui e alcuni amici si dirigono sul posto,
dove Death Awaits 666 ha dato loro appuntamento. Armati di attrezzatura,
appartenente alla loro scuola di cinema, entrano nella struttura e cominciano
una nuova investigazione paranormale. Qui scopriranno che Death Awaits 666 non
è una persona, ma il manicomio stesso che li ha attirati al suo
interno e intrappolati.
Nel
1945, Logan è tenuto prigioniero in una cella sotterranea a Nagasaki. Durante
lo scoppio della bomba atomica, Logan salva il soldato di nome Yashida che
rimane piuttosto sorpreso dai poteri del mutante.
Ai
giorni nostri, Logan vive come eremita ed in autoisolamento forzato sulle
montagne di Yukon dove ha costanti allucinazioni riguardo Jean Grey, la donna
che amava e che è stato costretto ad uccidere tempo prima. Per questo Logan si
è autoimposto di non fare più del male a nessuno nella sua lunghissima vita da
immortale. Viene localizzato da Yukio, una mutante che ha il potere di
prevedere le morti altrui, al servizio di Yashida, ora divenuto il capo di una
potente corporazione tecnologica in Giappone. Yashida sta morendo e vorrebbe
che Yukio portasse Logan in Giappone per dirgli addio e ringraziarlo per
avergli salvato la vita nel 1945.
Riluttante,
Logan accetta e si reca a Tokyo. Qui fa la conoscenza di Mariko, la nipote di
Yashida, e Shingen, il figlio di Yashida. Il vecchio e morente Yashida fa una
proposta a Logan: trasferire le abilità curative di Logan nel suo corpo per
diventare immortale e vivere, dunque, per sempre. Yashida, infatti, capisce che
Logan vede il dono dell'immortalità come una maledizione, ormai. Logan, però,
rifiuta e decide di andarsene il giorno dopo. Nella notte Viper, la dottoressa
che segue Yashida, introduce qualcosa nel corpo del mutante; Logan, però,
scambia tutto ciò per un incubo, non preoccupandosene.
Il
giorno dopo Yashida muore. Al funerale, la Yakuza tenta di rapire Mariko. Logan
cerca di salvarla ma viene ferito, accorgendosi che non guarisce più come
prima. Aiutati da Harada, arciere e guardia del corpo di Mariko, Logan scappa
con Mariko. Giunti su un treno, Logan deve fronteggiare nuovamente alcuni
gangster della Yakuza prima di arrivare in un hotel per le coppie dove decide
di nascondersi con la ragazza. Logan ha di nuovo alcune allucinazioni su Jean
e, per via delle ferite, sviene. Quando si sveglia, Logan scopre di esser stato
curato da un veterinario, figlio della proprietaria dell'hotel, sotto richiesta
di Mariko. Nel frattempo Harada incontra Viper che, dopo averlo minacciato con
i suoi poteri, gli ordina di trovare Logan e Mariko.
Logan e
Mariko giungono nella casa di Nagasaki di Yashida, dove decidono di trascorrere
la notte. Qui Logan e Mariko entrano in intimità e lui decide di svelargli
qualcosa in più sul suo passato, in particolar modo su Jean Grey. Intanto Yukio
prevede la morte di Logan e decide di trovarlo per avvertirlo. La mattina
seguente, Mariko viene rapita dalla Yakuza. Yukio incrocia Logan e insieme si
recano da Noburo Mori, un corrotto ministro della giustizia in affari con
Shingen e promesso sposo di Mariko. Logan interroga Mori e scopre che Shingen
ha ordinato la morte di Mariko per avere il controllo della società del padre
che, invece, ha lasciato in eredità alla nipote.
Mariko
viene portata al cospetto di suo padre Shingen ma prima di poter esser uccisa
viene portata via dai ninja al servizio di Harada. Logan torna a casa di
Yashida a Tokyo e decide di scoprire il perché non riesce più a guarire tramite
un macchinario a raggi X; qui scopre che Viper ha introdotto un parassita nel
suo cuore che gli impedisce di usare il suo fattore di guarigione. Logan
decide, dunque, di aprirsi il torace con gli artigli ed estrapolare da solo il
parassita ma Yukio lo avverte che morirà. Nel frattempo Shingen entra nella
stanza e ingaggia una lotta con Yukio; prima che lui riesca ad ucciderla,
Logan, che intanto è riuscito ad estrapolare il parassita e ad avere nuovamente
il fattore di guarigione, ferma Shingen e lo uccide.
Logan
rintraccia Mariko ma viene catturato dagli uomini di Harada. Logan viene
imprigionato in un macchinario e Viper gli spiega che estrapolerà il suo
fattore di guarigione. Mariko riesce a fuggire dalle braccia di Harada e salva
Logan, liberandolo. Viper, dunque, scatena il Silver Samurai, un'armatura
robotica fatta di adamantio. Harada, deciso a redimersi, aiuta Logan e finisce
per essere ucciso da Silver Samurai. Yukio entra nella struttura ed uccide
apparentemente Viper mentre Logan continua a combattere il Silver Samurai; il
robot taglia gli artigli di adamantio di Logan ed inizia ad estrapolare il suo
fattore di guarigione. Dentro l'armatura di Silver Samurai c'è Yashida, che ha
finto la sua morte, e che grazie al fattore di guarigione inizia a tornare
giovane. Mariko, però, accoltella il nonno e salva Logan il quale estrapola i
suoi artigli di osso e uccide Yashida. Logan collassa a terra e ha una nuova
allucinazione di Jean la quale lo invita a lasciarsi andare, morire e
raggiungerla; Logan, però, rifiuta, dicendo che fosse suo dovere fare ciò che
ha fatto, e così facendo fa sparire per sempre i tormenti di Jean dai suoi
pensieri.
Mariko
diventa presidente della società tecnologica di famiglia e dice addio a Logan,
il quale decide di tornare negli Stati Uniti d'America. Yukio lo segue,
definendosi la sua guardia del corpo. Una volta saliti sull'aereo, Logan spiega
a Yukio di non sapere dove andare e che decideranno strada facendo.
Il film
si apre con il passato di Gollum. Il racconto inizia da una battuta di
pesca da parte di due piccoli hobbit: Sméagol e Déagol.
All'amo di Déagol abbocca un pesce molto grande che trascina l’hobbit in acqua.
Il pesce riesce a scappare con l'esca ma lo sventurato pescatore è attratto da
un bagliore sul fondo, che si rivela poi essere l'Unico Anello. Quando Déagol
torna a riva con l'insolito frutto della sua pesca, Sméagol vede l'Anello e ne
desidera fortemente il possesso. Sméagol così glielo chiede come regalo di
compleanno, ma Déagol si rifiuta. Nasce così uno scontro che sfocia nella morte
di Déagol. Divenuto il Portatore dell'Anello, Sméagol è lentamente consumato e
trasformato dal potere oscuro dell'oggetto e rintanatosi a vivere nelle
profondità della terra, diviene in seguito Gollum.
Tornando
al
presente, Gandalf, Théoden, Aragorn, Gimli, Legolas e Éomer si
recano a Isengard, trovandola distrutta dagli Ent, e incontranoMerry e Pipino, i quali narrano
loro il trionfo di Barbalbero su Saruman. I cinque eroi
affrontano un forte duello verbale con Saruman che tenta, grazie alla sua voce
ingannatrice, di tirare l'ultima stoccata nei confronti di re Théoden. Il re
di Rohan, però, non si fa cogliere impreparato e risponde per le rime
all'ennesima provocazione del malvagio stregone. Grima Vermilinguo, che
finora aveva seguito in disparte la scena e subito l'ennesima umiliazione da
parte del suo "padrone", in un impeto di orgoglio pugnala Saruman
alle spalle, facendolo precipitare dalla torre, ma venendo ucciso a sua volta
da una freccia di Legolas. Subito dopo Pipino trova
il Palantír sotto l'acqua che ricopre Isengard e lo prende, ma Gandalf
glielo toglie di mano mettendolo in guardia sulla sua pericolosità. I guerrieri
tornano poi tutti insieme a Edoras per festeggiare la vittoria su
Isengard. Ma la curiosità di Pipino non ha limiti e, mentre tutti dormono,
cerca di dare un’occhiata nel Palantír, attirando così su di sé il vigile
occhio di Sauron. Fermato in extremis riferisce a Gandalf quanto ha visto
nella sfera. Così da Rohan Gandalf e Pipino partono per Gondor.
Arrivato
a Minas Tirith, Gandalf cerca di convincere il
sovrintendente Denethor a prepararsi per l'attacco di Sauron, ma
questi, sconvolto dalla morte del figlio Boromir (avvenuta alla fine
de La Compagnia dell'Anello) ha perso ormai il lume della ragione. Nel
frattempo Frodo e Sam, accompagnati da Gollum, continuano il
loro pericoloso viaggio e arrivano davanti alle porte di Minas Morgul,
dalle quali vedono uscire un grande esercito comandato dal Re Stregone di
Angmar. Mentre salgono le ripide scale di roccia che portano a Cirith
Ungol, Gollum fa credere a Frodo, sconvolto dalla fatica e debilitato
dall'Anello, che Sam voglia impadronirsi del potente oggetto; il portatore
dell'Anello dice quindi a Sam di andarsene.
A
Edoras, nel frattempo, Aragorn è riuscito a convincere re Théoden ad accorrere
in aiuto di Gondor. È quindi radunato un esercito di 6000 Rohirrim pronti a
muovere verso Minas Tirith; troppo pochi per sperare in una vittoria. Per poter
rinfoltire i ranghi dell'esiguo esercito Aragorn, accompagnato da Gimli e da
Legolas, decide di attraversare i Sentieri dei Morti, infestati da un
antico popolo che avrebbe dovuto aiutare Isildur e che, non avendo mantenuto la
promessa, potrà trovare pace solo dopo aver aiutato l’erede di Isildur, cioè
Aragorn.
Faramir, posto a difesa di Osgiliath,
subisce un violento attacco da parte degli orchi che lo costringono a ritirarsi
assieme ai suoi uomini. Tornato a Minas Tirith, è incolpato da suo padre
Denethor della sconfitta e obbligato a un disperato e suicida tentativo di
contrattacco. Riesce a salvarsi, ma è gravemente ferito e Denethor, ormai
impazzito di dolore, quando vede l'esercito di Sauron in arrivo decide di
suicidarsi insieme al figlio e ordina ai servi di preparare un rogo.
Frodo,
nel frattempo, entra a Cirith Ungol dove, tradito da Gollum, è assalito e
colpito da Shelob, un immenso ragno discendente da Ungoliant. Rientra però
in azione Sam, che, accortosi del tradimento di Gollum, torna indietro ad
aiutare l'amico, sconfigge Shelob ma è costretto a prendere l'Anello
e Pungolo da Frodo, apparentemente morto.
La
difesa di Minas Tirith è organizzata da Gandalf, ma la superiorità numerica
degli orchi è schiacciante e il cancello della città è abbattuto consentendo
agli invasori di dilagare all'interno. Gandalf, avvertito da Pipino, raggiunge
Faramir sulla sommità della cittadella, nel luogo dove riposano i re di Gondor,
per salvarlo dalla pazzia di suo padre Denethor che vuole essere cremato
assieme a lui. Lo stregone riesce a salvare Faramir ma, a seguito della
colluttazione che ne nasce, Denethor prende fuoco e si getta in preda alle
fiamme dalla rupe che sovrasta la città. Intanto gli orchi avanzano all'interno
di Minas Tirith, ma all'alba giungono sul campo i cavalieri di Rohan che, con
una carica travolgente, sbaragliano le file del nemico. A questo punto, però,
Sauron fa entrare in scena gli enormi olifanti, che creano disordine e
scompiglio tra i difensori. L'arrivo di Aragorn, fiancheggiato da Legolas, da
Gimli e dall’esercito dei Morti, conclude la battaglia a favore di Gondor e
Rohan. Théoden resta, però, gravemente ferito nello scontro con il Re Stregone
che Éowyn, poco prima della morte dello zio, riesce a uccidere grazie
all'aiuto di Merry. Sconfitto l'esercito di Sauron, non resta che marciare
verso Mordor.
Sauron,
tuttavia, può contare ancora su decine di migliaia di orchi nella battaglia
finale. Aragorn e Gandalf, intanto, hanno deciso di marciare verso il Nero
Cancello, in modo da attirare su di loro l'attenzione di Sauron, distraendolo
così da Frodo, il quale può recarsi all'interno del Monte Fato per
distruggere finalmente l'Anello. Aragorn, dunque, a capo dell'esercito di
Gondor e di Rohan, si presenta ai cancelli di Mordor per sfidare Sauron. Quando
il Nero Cancello si apre è possibile udire l'esercito degli orchi gridare la
poesia dell'anello nella Lingua Nera.
Frodo,
intanto, in realtà ancora vivo dopo l'attacco di Shelob, è catturato dagli
orchi, ma, dopo essere stato salvato da Sam, recupera l'Anello e riprende il
viaggio insieme al fedele amico. Arrivati alle pendici del Monte Fato, i due
hobbit si scontrano nuovamente con Gollum, e, mentre Sam combatte, Frodo entra
nella Voragine del Fato per gettare l'Anello. Arrivato al momento cruciale,
cede però alla sua corruzione e lo indossa, rivelando così la sua posizione a
Sauron che spedisce immediatamente i Nazgûl contro di lui. Prima di
loro arriva, però, Gollum che, con un morso, strappa il dito con l'Anello a
Frodo e durante la colluttazione che segue, cade nella lava trascinando con sé
l'Anello che così è finalmente distrutto: grazie a questo avvenimento Sauron
viene finalmente sconfitto e i suoi servi vengono dispersi.
Frodo e
Sam sono portati via da Mordor dalle Aquile, arrivate in loro soccorso
grazie a Gandalf, e raggiungono Minas Tirith, dove si tiene la grande cerimonia
per l'incoronazione di Aragorn come re di Gondor e il suo matrimonio
con Arwen, figlia di Elrond. Gli hobbit tornano nella Contea e,
pochi anni dopo, Frodo, quale Portatore dell'Anello, decide di partire insieme
a Bilbo (diventato nel frattempo lo hobbit più vecchio della storia della
Contea), a Gandalf e agli ultimi elfi rimasti (tra
cui Celeborn e Galadriel) verso Valinor, chiudendo così
la Terza Era della Terra di Mezzo.
Alex Cross (già
interpretato da Morgan Freeman in in Il collezionista e Nella morsa del ragno)
si propone di lasciare l'FBI, ma viene di nuovo coinvolto quando rintraccia uno
stupratore e omicida seriale che potrebbe aver assassinato un componente della sua
famiglia.
La
storia riprende dopo la fine della prima parte, La Compagnia dell'Anello.
Durante
la marcia verso Mordor, Frodo e Sam si accorgono di
essere seguiti e decidono di tendere una trappola al loro inseguitore. Una
notte lasciano che Gollum si avvicini loro alla ricerca
dell'Anello per poi catturarlo dopo una piccola battaglia strappandogli la
promessa di essere accompagnati a Mordor in cambio della libertà.
Ad Isengard Saruman crea
sempre più Uruk-hai per la guerra contro Rohan e stringe
nuove alleanze con gli uomini delle montagne per farli combattere al
suo fianco. Così i mostri creati dal potere malefico dello stregone cominciano
a razziare le terre del Mark attaccando i villaggi e uccidendone tutti gli
abitanti. In uno dei tanti scontri tra Rohan e le forze di
Saruman, Théodred, figlio del re Théoden, rimane ferito gravemente
per poi essere ritrovato dal cugino Éomer in fin di vita e condotto
a Edoras. Qui Éomer è cacciato da Rohan dopo uno scontro verbale
con Grima Vermilinguo in cui il nipote del re manifesta i suoi
sospetti verso di lui, infatti, in segreto, Grima lavora per Saruman e ritiene
pericolosa la vicinanza di Éomer al re (ormai assoggettato al potere dello
stregone bianco). La cacciata di Éomer lascia la sorella di
quest'ultimo, Éowyn, inerme e indifesa alle trame del viscido consigliere
dello zio.
Nel
frattempo il gruppo di Uruk-hai che hanno
rapito Merry e Tuc si unisce ad alcuni orchi provenienti da
Mordor che vorrebbero portarli da Sauron ma, invece, si vedono costretti
ad accompagnare verso Isengard i loro più forti simili. Giunti sul limitare
della foresta di Fangorn, gli orchi si fermano per una pausa e cominciano
a litigare sulla sorta degli hobbit (che alcuni vorrebbero divorare).
La lite degenera finché essi non vengono interrotti dai cavalieri comandati da
Éomer che li trucidano.
Aragorn, Legolas e Gimli, sulle
tracce degli Uruk-hai, incontrano Éomer e la sua banda per avere informazioni
sui rapitori degli hobbit. Questi ultimi riferiscono loro che gli orchi sono
stati completamente distrutti e che non c'erano sopravvissuti. A questo punto,
senza nessuna speranza, i tre si recano sul luogo dello scontro e, grazie alle
abilità di Aragorn, capiscono che gli hobbit, nella confusione generale, si
sono salvati rifugiandosi nella foresta di Fangorn.
Entrandovi
aspettandosi di trovare gli hobbit, i tre invece incontrano
improvvisamente Gandalf il Bianco, che credevano ormai scomparso dopo lo
scontro con il Balrog avvenuto sul ponte di Khazad-dûm: lo stregone
si presenta nelle vesti di capo degli stregoni a seguito sia del tradimento di
Saruman sia della sconfitta del Balrog. Con questo incontro lo scopo dei tre
guerrieri cambia radicalmente: Gandalf, infatti, suggerisce ai tre di evitare
di seguire le tracce dei due hobbit, poiché sa che sono riusciti a mettersi in
salvo, e riporta la loro attenzione su un problema più grande: la guerra che
sta per colpire Rohan. I quattro devono raggiungere il re di Rohan e
risvegliarlo dall'incantesimo di Saruman, che l’ha intorpidito nel corpo e nella
mente e reso incapace di agire, per poterlo convincere a organizzare una difesa
contro l'esercito di ferocissimi Uruk-hai che si avvicina sempre più a Rohan
per distruggerlo.
Gollum,
Frodo e Sam, dopo aver marciato verso il Nero Cancello di Mordor e
non essere riusciti a entrare, decidono di prendere un'altra via, nota solo a
Gollum, e così riprendono il loro viaggio. Durante una sosta s’imbattono in uno
degli eserciti di Sauron. Non facendosi notare, osservano il loro passaggio
scorgendo un animale a loro sconosciuto: l'Olifante. Mentre ammirano questo
enorme animale, non si accorgono della presenza degli uomini
di Gondor capitanati dal giovane Faramir, che attaccano e
massacrano l'esercito nemico per poi catturare Frodo e Sam, ritenendoli delle
spie. Dopo la cattura sono condotti in un rifugio all'interno di una cascata
(la cosiddetta "Finestra che si affaccia a Occidente") usato come base
per i movimenti delle truppe di Gondor. Frodo rivela a Faramir di essere
partito da Gran Burrone con altri sette compagni, tra
cui Boromir. Faramir allora rivela ai due hobbit di essere il fratello di
Boromir, e di come inizialmente avrebbe dovuto partire lui per Gran Burrone,
ma, a causa del padre Denethor, Boromir fu scelto per partecipare
al Consiglio di Elrond. Infine informa Frodo e Sam della morte di Boromir,
lasciando sconvolti i due hobbit.
Risvegliato
re Théoden dall'incantesimo, i compagni riescono a convincerlo a muovere guerra
contro gli orchi e il re decide di rifugiarsi al Fosso di Helm per
affrontare i nemici, così tutti gli abitanti e i cavalieri di Rohan abbandonano
la città per recarsi alla fortezza costruita sopra il fosso. Gandalf, invece,
lascia i profughi dirigendosi a nord a cercare rinforzi.
Durante
l'esodo, Vermilinguo, cacciato dal re, torna da Saruman e lo informa di questi
progetti, e così il malvagio stregone decide di mandare una squadra
di mannari selvaggi per attaccarli. Nello scontro sono vittoriosi gli
uomini di Rohan, ma Aragorn cade in burrone, trascinatovi da un mannaro.
Dopo la
battaglia, i sopravvissuti raggiungono il Fosso di Helm, dove cominciano a
barricarsi per l'imminente scontro con le forze di Saruman, e con stupore di
tutti ritorna anche Aragorn, salvatosi dal dirupo e recante notizie riguardanti
le forze del nemico. Alle forze impegnate nella difesa disperata si unisce
anche uno squadrone di elfi (guidati da Haldir) inviati
da Elrond, Celeborn e Galadriel per onorare l'antica
alleanza tra elfi e uomini. Nel frattempo Saruman scopre il punto debole
del Fosso di Helm: una grata di drenaggio dell'acqua, per niente protetta, e
decide di iniziare da lì il suo attacco alla fortezza.
Gollum,
sfuggito alla cattura dei Gondoriani, è sorpreso da Faramir mentre s’immerge
nello stagno proibito vicino al loro rifugio in cerca di pesci. A questo punto
è fatto chiamare Frodo per decidere della sua vita, e l’hobbit sceglie di
aiutare i soldati di Gondor a catturarlo. Durante l'interrogatorio Gollum svela
il segreto dell'Anello e Faramir decide di tenerlo per sé e donarlo a suo
padre, sovrintendente di Gondor, soprattutto per dimostrare il suo valore di
fronte al genitore.
Le
truppe di Saruman arrivano davanti al Fosso per l'imminente scontro che vede
gli Uruk-hai contro l'alleanza di uomini ed elfi. La battaglia inizia, sotto la
tempesta, dopo una freccia scoccata per sbaglio da un arciere di Rohan che
uccide uno dei nemici. All'inizio lo scontro sembra svolgersi a favore dei
difensori, ma la scoperta del punto debole della fortezza rende il tutto più
difficile: Saruman ha infatti creato una polvere da sparo molto potente,
creando delle "bombe" utilizzate per aprire una breccia nelle mura,
nella quale si riversano immediatamente ondate di Uruk-hai che riescono ad
aprirsi un varco e conquistare parte del Fosso. I difensori si rifugiano
all'interno della torre della fortezza in un ultimo disperato tentativo di difesa.
Lì è deciso l'ultimo attacco dei difensori, cioè una carica a cavallo in mezzo
agli Uruk-hai in nome di Rohan e della sua gente. Dopo quest'ultimo atto
eroico, i difensori trovano la vittoria grazie all'improvviso arrivo di Gandalf
e della compagnia di Éomer che lo stregone era andato a cercare.
Dopo
aver cercato invano di convincere gli Ent a entrare in guerra contro
Sauron e Saruman durante l'Entaconsulta, Pipino chiede a Barbalbero di
accompagnarli non a nord ma a Isengard, dove riprenderanno la strada per
la Contea, con uno stratagemma: "Più ci avviciniamo al pericolo, meno
rischiamo di essere notati" come afferma Pipino. Dirigendosi verso
Isengard, Barbalbero si accorge dello scempio compiuto da Saruman ai danni
della foresta, e decide di richiamare tutti gli Ent per muovergli guerra.
Saruman, ormai sicuro di avere la vittoria in pugno, è colpito alla sprovvista
da un nuovo potente nemico che aveva sottovalutato e da cui è immediatamente
sopraffatto.
Nel
frattempo, Sauron attacca Osgiliath, ultima roccaforte dei Gondoriani
prima di Minas Tirith, difesa da Faramir e dalla sua armata. Durante la
battaglia, il capitano di Gondor decide di lasciar liberi Frodo, Sam e Gollum
dedicandosi alla difesa della città nonostante la loro netta minoranza ma
avverte il Portatore dell'Anello di stare in guardia.
Il
quadro finale su cui si apre la terza parte della trilogia (Il ritorno del Re)
e questo: con l'esito della Battaglia del Fosso di Helm Saruman è
sconfitto, ma Sauron sta comunque estendendo il suo potere invadendo Gondor e
Gollum trama subdolamente alle spalle di Frodo e Sam per impadronirsi
dell'Anello.
1995: Daniel Lugo è
un bodybuilder che lavora presso la palestra "Sun Gym"
di Miami con il suo amico Adrian Doorbal. Stanco di vivere una vita
basata sulla povertà escogita un piano per rapire Victor Kershaw, un uomo
d'affari ricco e importante. Con l'aiuto del criminale Paul Doyle, la 'Sun Gym
Gang' rapisce con successo Kershaw e con un'estorsione riesce ad accedere
a tutte le sue finanze, ma quando Kershaw sopravvive ad un tentato omicidio
della banda, assolda il detective Ed Du Bois per catturare i criminali, visto
che il Dipartimento di Polizia di Miami non riesce a farlo.
Il mondo
è sotto l'attacco di giganteschi mostri, noti come Kaiju, emersi da
un portale interdimensionale sul fondo dell'Oceano Pacifico. La guerra
instaurata contro tali creature è destinata a distruggere milioni di vite e
consumare le risorse umane per gli anni a venire.
Per
fronteggiarle vengono ideate delle armi speciali: enormi robot antropomorfi
alti circa 90 metri chiamati Jaegers, di
solito controllati simultaneamente da due piloti le cui menti sono collegate a
una rete neurale. Poiché i devastanti attacchi dei Kaiju sono quasi tutti
concentrati sugli stati che affacciano sull'Oceano Pacifico, le nazioni più
potenti del Pacific Rim impiegano gran parte delle proprie risorse
per aderire al progetto Jaeger e la loro costruzione.
Nonostante
un'iniziale rivalsa ad opera degli Jaegers, i Kaiju si adattano ai loro nuovi
avversari, diventando più eterogenei, aggressivi ed organizzati. La feroce
risposta dei mostri spinge nuovamente l'umanità sul'orlo dell'estinzione. A
ribaltare le sorti della guerra sarà l'ultimo manipolo rimasto degli ormai
sottovalutati piloti di Jaegers. Tra loro spiccano i due protagonisti: un ex
pilota caduto in disgrazia ed una giovane recluta, entrambi chiamati a prendere
le redini di un leggendario quanto obsoleto Jaeger (Gipsy Danger)
Una squadra dell'FBI
è costretta al gioco del gatto e del topo contro un super-team formato dai più
grandi illusionisti del mondo, i quali mettono a segno una serie di rapine in
banca nel corso delle proprie performance. La prima rapina avviene durante un
loro spettacolo a Las Vegas, i quattro, come ultimo trucco, teletrasportano un
uomo dal palco ad una banca di Parigi e i 3 milioni contenuti nella cassaforte,
pochi secondi dopo, cadono dal soffitto dell'edificio a Las Vegas sul pubblico.
Il film,
pur ispirandosi all'opera di Tolkien, in realtà si prende come ogni
adattamento alcune licenze, cercando comunque di rispettare lo spirito
dell'autore.
A
differenza del romanzo, nel prologo del film si narra della Seconda Era,
in cui sono stati forgiati gli anelli, spiegando come lo hobbit Bilbo
Baggins sia infine entrato in possesso dell'Unico Anello.
La prima
parte del prologo, tratta dall'ultimo racconto de Il Silmarillion, narra
dei diciannove anelli che Sauron, l'Oscuro
Signore di Mordor ha donato alle razze della Terra di
Mezzo: sette anelli sono stati dati ai nani, tre agli elfi e
nove ai re degli uomini; tutti questi, però, sono stati ingannati
dall'oscuro signore, il quale ne forgiò uno, l'Unico Anello, con lo scopo di
dominare tutti gli altri.
Nella
battaglia contro Sauron, Isildur, figlio del re degli uomini Elendil,
taglia a Sauron il dito al quale è infilato l'Unico Anello, ottenendo così
un'insperata vittoria. Impossessatosi dell'Anello, si lascia però irretire dal
malvagio potere in esso contenuto e non ascolta il consiglio del re degli
elfi Elrond, che gli dice di gettarlo nella bocca del vulcano
su Monte Fato per sconfiggere definitivamente il nemico.
Questa
scelta gli costerà la vita e porterà alla rovina la razza degli uomini, mentre
vengono così perse le tracce dell'Anello, che viene in seguito ritrovato dal
misterioso Gollum. Anche l'infelice essere viene irretito dal malvagio
potere di Sauron, ed infine inspiegabilmente smarrisce l'Anello (forse per
volontà dell'oggetto stesso) che viene poi ritrovato da Bilbo Baggins.
La
storia comincia con i preparativi per il compleanno di Bilbo, impegnato nella
stesura della sua autobiografia: Andata e
ritorno. Nel frattempo si avvicina al villaggio
di Hobbiville il potente stregone Gandalf il Grigio, anch'egli
invitato ai festeggiamenti in quanto amico di lunga data del vecchio hobbit.
Durante la festa, Bilbo indossa davanti a tutti gli ospiti l'Anello e scompare,
con l'intenzione di andare a Gran Burrone e non farsi ritrovare mai
più. Prima della partenza, però, viene convinto da Gandalf a lasciare l'Anello
al nipote Frodo.
Dopo
qualche tempo Gandalf torna ad Hobbiville e studia l'Anello, scoprendo la sua
origine. La natura del sinistro monile è confermata indiscutibilmente quando
gettandolo nel fuoco al suo interno compare l'incisione con il testo:
« Un anello per domarli, un anello per
trovarli, un anello per ghermirli e nell' oscurità incatenarli. »
Gandalf
riferisce a Frodo che Sauron è risorto spiritualmente per tornare in cerca
dell'Anello, per questo motivo ha inviato i nove Spettri dell'Anello
(i Nazgûl) a Hobbiville. Frodo, su suggerimento di Gandalf, decide di
partire per il villaggio di Brea per non far trovare l'Anello al
nemico. Con lui parte anche il suo giardiniere Samvise Gamgee, mentre
Gandalf si dirige ad Isengard, presso il capo dell'ordine degli
stregoniSaruman il Bianco, per riferirgli i fatti in corso.
Tuttavia,
Saruman ha visto quanto sta accadendo tramite il Palantír, la pietra
veggente, e ha deciso di schierarsi dalla parte dell'Oscuro Signore. Ignaro di
ciò, Gandalf si reca da lui per informarlo degli eventi, ma Saruman cerca di
indurlo ad allearsi a lui. Nasce uno scontro da cui Gandalf esce sconfitto ed è
imprigionato nella torre di Orthanc.
Saruman
crea un esercito di orchi (più precisamente, gli Uruk-hai,
fisicamente molto più potenti dei normali orchi) al servizio di Sauron; nel
frattempo Gandalf scappa grazie all'aiuto di Gwaihir, una
delle Grandi Aquile.
Durante
il viaggio i due Hobbit (Frodo e Sam) incontrano due loro
congiunti, Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc, che si uniscono
al loro viaggio; purtroppo sono intercettati ed inseguiti dai Cavalieri Neri,
ma riescono comunque a raggiungere la locanda del Puledro impennato a Brea, e lì attendono, invano, l'arrivo
di Gandalf. Nella locanda incontrano il ramingo Grampasso.
Frodo,
per sbaglio, indossa l'Anello per la prima volta, diventando invisibile: tutto
quello che lo circonda assume un aspetto distorto, circondato da una mistica
nebbia. I Cavalieri Neri, attirati dalla forza magica dell'Anello, cercano di
ucciderlo, ma il giovane hobbit è salvato dall'intervento di Grampasso.
Il
ramingo, allora, si unisce agli Hobbit per accompagnarli a Gran Burrone da
Elrond; durante il viaggio sono raggiunti dai Nazgûl che feriscono Frodo con un
pugnale di Morgul, e solo l'intervento di Grampasso, che li respinge con il
fuoco, evita conseguenze ancor più gravi. Ad aiutare Frodo, che sta male dopo
la pugnalata ricevuta, arriva la principessa Arwen, figlia di Elrond, che
con il suo cavallo lo conduce a Gran Burrone proteggendolo dai nove spettri:
qui Elrond lo cura e qui Frodo, al suo risveglio, incontra Gandalf, i suoi
amici hobbit, e suo zio Bilbo (che, una volta lasciato l'Anello, è invecchiato
inesorabilmente).
Il
Consiglio di Elrond si riunisce a Gran Burrone, con rappresentanti di tutte le
razze, tra cui Gimli per i nani, Legolas per gli elfi,
e Boromir per gli uomini. Prima che si tenga il Consiglio, Arwen
annuncia a Grampasso di voler rinunciare alla sua immortalità per vivere da
mortale con lui che cerca invano di dissuaderla. Il Consiglio decide, con
evidente disappunto di Boromir, di distruggere l'Anello portandolo a Mordor e
gettandolo nel Monte Fato, dove è stato forgiato.
« L'anello non può essere distrutto qui,
Gimli figlio di Glòin, qualunque sia l'arte che noi possediamo.. L'anello fu
forgiato tra le fiamme del Monte Fato, solo lì può essere annientato. »
(Elrond
a Gimli, che ha tentato invano di distruggere l'Anello)
Frodo si
offre volontario per compiere la missione ed a lui si uniscono Gandalf,
Grampasso (che nel frattempo si è rivelato come Aragorn, erede di Isildur
e del trono di Gondor), Legolas, Gimli, Boromir, Sam, Merry e Pipino: è
questa la compagine che prenderà il nome diCompagnia dell'Anello. Bilbo regala
a Frodo due oggetti magici, che lo aiuteranno nel corso del suo
viaggio: Pungolo, una spada incantata la cui lama s'illumina non appena ci
sono orchi nelle vicinanze ed una corazza fatta di mithril, un metallo dei
nani caratterizzato da straordinaria leggerezza e grande resistenza. La strada
scelta per arrivare alla meta è inizialmente la Breccia di Rohan, da cui la
Compagnia devierà poi per l'angusto passo di Caradhras. Alla fine gli
ostacoli posti da Saruman costringeranno il gruppo a passare per le miniere
di Moria, regno diBalin, cugino di Gimli.
«Vorrei
che l'anello non fosse mai venuto da me. Vorrei che non fosse accaduto nulla.
Vale per tutti quelli che vivono in tempi come
questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare
con il tempo che ci viene concesso.»
(Frodo e Gandalf)
Giunti
alle miniere, dopo aver superato il pericoloso Osservatore nell'acqua,
scoprono che tutti i nani delle miniere sono stati sterminati dai Goblin.
Durante il viaggio, Frodo e Gandalf si accorgno che la Compagnia è seguita da
Gollum (che, in un primo momento imprigionato a Barad-dûr, fortezza di
Sauron, ne è evidentemente stato rilasciato) Nelle miniere sono attaccati dagli
orchi e da un troll di caverna e, dopo averli sconfitti, si recano al ponte di
Khazad-dûm, dove li aggredisce il Flagello di Durin, un Balrog, un
demone che non può essere sconfitto con armi normali: proprio per questo al
demone si oppone il solo Gandalf che, per salvare la Compagnia, si sacrifica,
precipitando col mostro nelle viscere della montagna.
Aragorn
assume il comando della Compagnia che guida al bosco di Lothlórien, regno
di sire Celeborn e della dama della luce Galadriel. È qui che
Boromir comincia a nutrire dei dubbi sull'esito della missione, mentre Frodo
vede attraverso lo specchio magico di Galadriel la distruzione della Contea da
parte degli orchi e la terribile prigionia che aspetta i suoi compagni in caso
di fallimento. Le dolorose sensazioni causate dalla visione lo accompagneranno
per il resto del viaggio.
La
Compagnia lascia il regno di Galadriel con gli omaggi ricevuti dagli elfi e
continua il viaggio in canoa, lungo il fiume. Nel frattempo gli Uruk-hai di
Saruman vengono da questo messi sulle tracce della Compagnia, con l'ordine di
catturare tutti gli hobbit e portarli al cospetto dello stregone. Mentre si
riposano sulla sponda del fiume, Boromir, offuscato nella ragione dalla
vicinanza con l'Anello, tenta di rubarlo, ma Frodo, impaurito, lo indossa.
Intanto sopraggiungono gli Uruk-hai ed il primo ad affrontarli è Aragorn, che
consente così a Frodo, che aveva già in animo di proseguire da solo, di
fuggire. In suo aiuto giungono anche Legolas, arciere sopraffino, e Gimli, che
abbatte i nemici a colpi d'ascia.
Durante
la sua fuga Frodo s'imbatte in Merry e Pipino, i quali richiamano l'attenzione
degli orchi di Saruman per salvarlo e permettergli di proseguire la sua
missione. Boromir si sacrifica venendo trucidato dalle frecce degli orchi per
salvare i due cugini, ma questo non impedisce che essi siano catturati.
Frodo
quindi, deciso a proseguire la missione da solo, sale su una delle canoe, ma il
fido Sam, per mantenere la parola data a Gandalf, non vuole abbandonarlo e così
proseguono il viaggio insieme.
L'ultima
scena, tratta dal primo capitolo de Le due Torri, vede Aragorn, Legolas e
Gimli che decidono di andare alla ricerca degli hobbit rapiti (Merry e Pipino).