Il signore degli
anelli - la compagnia dell'anello Streaming ita e
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Trama:
Il film,
pur ispirandosi all'opera di Tolkien, in realtà si prende come ogni
adattamento alcune licenze, cercando comunque di rispettare lo spirito
dell'autore.
A
differenza del romanzo, nel prologo del film si narra della Seconda Era,
in cui sono stati forgiati gli anelli, spiegando come lo hobbit Bilbo
Baggins sia infine entrato in possesso dell'Unico Anello.
La prima
parte del prologo, tratta dall'ultimo racconto de Il Silmarillion, narra
dei diciannove anelli che Sauron, l'Oscuro
Signore di Mordor ha donato alle razze della Terra di
Mezzo: sette anelli sono stati dati ai nani, tre agli elfi e
nove ai re degli uomini; tutti questi, però, sono stati ingannati
dall'oscuro signore, il quale ne forgiò uno, l'Unico Anello, con lo scopo di
dominare tutti gli altri.
Nella
battaglia contro Sauron, Isildur, figlio del re degli uomini Elendil,
taglia a Sauron il dito al quale è infilato l'Unico Anello, ottenendo così
un'insperata vittoria. Impossessatosi dell'Anello, si lascia però irretire dal
malvagio potere in esso contenuto e non ascolta il consiglio del re degli
elfi Elrond, che gli dice di gettarlo nella bocca del vulcano
su Monte Fato per sconfiggere definitivamente il nemico.
Questa
scelta gli costerà la vita e porterà alla rovina la razza degli uomini, mentre
vengono così perse le tracce dell'Anello, che viene in seguito ritrovato dal
misterioso Gollum. Anche l'infelice essere viene irretito dal malvagio
potere di Sauron, ed infine inspiegabilmente smarrisce l'Anello (forse per
volontà dell'oggetto stesso) che viene poi ritrovato da Bilbo Baggins.
La
storia comincia con i preparativi per il compleanno di Bilbo, impegnato nella
stesura della sua autobiografia: Andata e
ritorno. Nel frattempo si avvicina al villaggio
di Hobbiville il potente stregone Gandalf il Grigio, anch'egli
invitato ai festeggiamenti in quanto amico di lunga data del vecchio hobbit.
Durante la festa, Bilbo indossa davanti a tutti gli ospiti l'Anello e scompare,
con l'intenzione di andare a Gran Burrone e non farsi ritrovare mai
più. Prima della partenza, però, viene convinto da Gandalf a lasciare l'Anello
al nipote Frodo.
Dopo
qualche tempo Gandalf torna ad Hobbiville e studia l'Anello, scoprendo la sua
origine. La natura del sinistro monile è confermata indiscutibilmente quando
gettandolo nel fuoco al suo interno compare l'incisione con il testo:
« Un anello per domarli, un anello per
trovarli, un anello per ghermirli e nell' oscurità incatenarli. »
Gandalf
riferisce a Frodo che Sauron è risorto spiritualmente per tornare in cerca
dell'Anello, per questo motivo ha inviato i nove Spettri dell'Anello
(i Nazgûl) a Hobbiville. Frodo, su suggerimento di Gandalf, decide di
partire per il villaggio di Brea per non far trovare l'Anello al
nemico. Con lui parte anche il suo giardiniere Samvise Gamgee, mentre
Gandalf si dirige ad Isengard, presso il capo dell'ordine degli
stregoniSaruman il Bianco, per riferirgli i fatti in corso.
Tuttavia,
Saruman ha visto quanto sta accadendo tramite il Palantír, la pietra
veggente, e ha deciso di schierarsi dalla parte dell'Oscuro Signore. Ignaro di
ciò, Gandalf si reca da lui per informarlo degli eventi, ma Saruman cerca di
indurlo ad allearsi a lui. Nasce uno scontro da cui Gandalf esce sconfitto ed è
imprigionato nella torre di Orthanc.
Saruman
crea un esercito di orchi (più precisamente, gli Uruk-hai,
fisicamente molto più potenti dei normali orchi) al servizio di Sauron; nel
frattempo Gandalf scappa grazie all'aiuto di Gwaihir, una
delle Grandi Aquile.
Durante
il viaggio i due Hobbit (Frodo e Sam) incontrano due loro
congiunti, Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc, che si uniscono
al loro viaggio; purtroppo sono intercettati ed inseguiti dai Cavalieri Neri,
ma riescono comunque a raggiungere la locanda del Puledro impennato a Brea, e lì attendono, invano, l'arrivo
di Gandalf. Nella locanda incontrano il ramingo Grampasso.
Frodo,
per sbaglio, indossa l'Anello per la prima volta, diventando invisibile: tutto
quello che lo circonda assume un aspetto distorto, circondato da una mistica
nebbia. I Cavalieri Neri, attirati dalla forza magica dell'Anello, cercano di
ucciderlo, ma il giovane hobbit è salvato dall'intervento di Grampasso.
Il
ramingo, allora, si unisce agli Hobbit per accompagnarli a Gran Burrone da
Elrond; durante il viaggio sono raggiunti dai Nazgûl che feriscono Frodo con un
pugnale di Morgul, e solo l'intervento di Grampasso, che li respinge con il
fuoco, evita conseguenze ancor più gravi. Ad aiutare Frodo, che sta male dopo
la pugnalata ricevuta, arriva la principessa Arwen, figlia di Elrond, che
con il suo cavallo lo conduce a Gran Burrone proteggendolo dai nove spettri:
qui Elrond lo cura e qui Frodo, al suo risveglio, incontra Gandalf, i suoi
amici hobbit, e suo zio Bilbo (che, una volta lasciato l'Anello, è invecchiato
inesorabilmente).
Il
Consiglio di Elrond si riunisce a Gran Burrone, con rappresentanti di tutte le
razze, tra cui Gimli per i nani, Legolas per gli elfi,
e Boromir per gli uomini. Prima che si tenga il Consiglio, Arwen
annuncia a Grampasso di voler rinunciare alla sua immortalità per vivere da
mortale con lui che cerca invano di dissuaderla. Il Consiglio decide, con
evidente disappunto di Boromir, di distruggere l'Anello portandolo a Mordor e
gettandolo nel Monte Fato, dove è stato forgiato.
« L'anello non può essere distrutto qui,
Gimli figlio di Glòin, qualunque sia l'arte che noi possediamo.. L'anello fu
forgiato tra le fiamme del Monte Fato, solo lì può essere annientato. »
|
(Elrond
a Gimli, che ha tentato invano di distruggere l'Anello)
|
Frodo si
offre volontario per compiere la missione ed a lui si uniscono Gandalf,
Grampasso (che nel frattempo si è rivelato come Aragorn, erede di Isildur
e del trono di Gondor), Legolas, Gimli, Boromir, Sam, Merry e Pipino: è
questa la compagine che prenderà il nome diCompagnia dell'Anello. Bilbo regala
a Frodo due oggetti magici, che lo aiuteranno nel corso del suo
viaggio: Pungolo, una spada incantata la cui lama s'illumina non appena ci
sono orchi nelle vicinanze ed una corazza fatta di mithril, un metallo dei
nani caratterizzato da straordinaria leggerezza e grande resistenza. La strada
scelta per arrivare alla meta è inizialmente la Breccia di Rohan, da cui la
Compagnia devierà poi per l'angusto passo di Caradhras. Alla fine gli
ostacoli posti da Saruman costringeranno il gruppo a passare per le miniere
di Moria, regno diBalin, cugino di Gimli.
« Vorrei
che l'anello non fosse mai venuto da me. Vorrei che non fosse accaduto nulla.
Vale per tutti quelli che vivono in tempi come
questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare
con il tempo che ci viene concesso. »
|
(Frodo e Gandalf)
|
Giunti
alle miniere, dopo aver superato il pericoloso Osservatore nell'acqua,
scoprono che tutti i nani delle miniere sono stati sterminati dai Goblin.
Durante il viaggio, Frodo e Gandalf si accorgno che la Compagnia è seguita da
Gollum (che, in un primo momento imprigionato a Barad-dûr, fortezza di
Sauron, ne è evidentemente stato rilasciato) Nelle miniere sono attaccati dagli
orchi e da un troll di caverna e, dopo averli sconfitti, si recano al ponte di
Khazad-dûm, dove li aggredisce il Flagello di Durin, un Balrog, un
demone che non può essere sconfitto con armi normali: proprio per questo al
demone si oppone il solo Gandalf che, per salvare la Compagnia, si sacrifica,
precipitando col mostro nelle viscere della montagna.
Aragorn
assume il comando della Compagnia che guida al bosco di Lothlórien, regno
di sire Celeborn e della dama della luce Galadriel. È qui che
Boromir comincia a nutrire dei dubbi sull'esito della missione, mentre Frodo
vede attraverso lo specchio magico di Galadriel la distruzione della Contea da
parte degli orchi e la terribile prigionia che aspetta i suoi compagni in caso
di fallimento. Le dolorose sensazioni causate dalla visione lo accompagneranno
per il resto del viaggio.
La
Compagnia lascia il regno di Galadriel con gli omaggi ricevuti dagli elfi e
continua il viaggio in canoa, lungo il fiume. Nel frattempo gli Uruk-hai di
Saruman vengono da questo messi sulle tracce della Compagnia, con l'ordine di
catturare tutti gli hobbit e portarli al cospetto dello stregone. Mentre si
riposano sulla sponda del fiume, Boromir, offuscato nella ragione dalla
vicinanza con l'Anello, tenta di rubarlo, ma Frodo, impaurito, lo indossa.
Intanto sopraggiungono gli Uruk-hai ed il primo ad affrontarli è Aragorn, che
consente così a Frodo, che aveva già in animo di proseguire da solo, di
fuggire. In suo aiuto giungono anche Legolas, arciere sopraffino, e Gimli, che
abbatte i nemici a colpi d'ascia.
Durante
la sua fuga Frodo s'imbatte in Merry e Pipino, i quali richiamano l'attenzione
degli orchi di Saruman per salvarlo e permettergli di proseguire la sua
missione. Boromir si sacrifica venendo trucidato dalle frecce degli orchi per
salvare i due cugini, ma questo non impedisce che essi siano catturati.
Frodo
quindi, deciso a proseguire la missione da solo, sale su una delle canoe, ma il
fido Sam, per mantenere la parola data a Gandalf, non vuole abbandonarlo e così
proseguono il viaggio insieme.
L'ultima
scena, tratta dal primo capitolo de Le due Torri, vede Aragorn, Legolas e
Gimli che decidono di andare alla ricerca degli hobbit rapiti (Merry e Pipino).
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